Tra il bassanese e il trevigiano una successione di sorpassi da Rubbio a Rubbio

15 ottobre 2023_ Il giorno dopo si trova il tempo di un’analisi più minuziosa del 40° ACTRONICS Rally Città di Bassano con numeri di gara BRESOLIN AUTORICAMBI, andando oltre la sfida scudetto vinta da Simone Campedelli su Stefano Albertini che ovviamente ha catalizzato i riflettori mediatici. A dirla tutta, tra i maggiori interpreti dell’Italiano asfalto non c’è stato un autentico duello finale perché Albertini non ha mai dato l’impressione di poter rintuzzare l’assalto del rivale (tranne l’exploit isolato nella “Campo Croce 1”) e lui stesso, all’arrivo, ha chiarito che non era al meglio fisicamente, mentre per contro si è visto un Campedelli estremamente carico e deciso in ogni frangente. Sia quel che sia, all’ombra del ring principale si è svolto un match avvicente in Classe Rally5 (13 concorrenti, tutti su Renault Clio Rs Line Tce) tra il bassanese Alex Lorenzato e il trevigiano Marco Barzan, con Andrea Scalzotto da Cornedo Vicentino pronto ad approfittare di un’eventuale caduta di tensione. Barzan al comando in avvio e per quattro prove speciali senza riuscire a staccare gli avversari. Poi da “Rubbio 2” a “Rubbio 3”, ovvero dalla ps 5 alla ps 9, sorpasso e controsorpasso di Lorenzato sino all’arrivo in piazza Libertà divisi da 0’’8. Tradotti sull’asfalto fanno 23 metri di differenza dopo 91,93 km di tracciato cronometrato. Piccola recriminazione di Barzan: “Sull’ultima prova una toccatina al posteriore mi ha sbilanciato l’auto e un paio di chilometri alla fine li ho fatti con una foratura all’anteriore sinistra”. Cose che succedono quando corri al limite e cerchi di limare le traiettorie. Non ha avuto alcun problema, invece, Lorenzo Grani su Peugeot 208 Gt Line per il suo monologo in Rally4, la Classe più numerosa (28) dopo la Rally2 (31), con Mattia Broggi e Gianluca Saresera comunque bravi a concludere secondo e terzo. Senz’altro più combattuta la Rally4/R2 con doppio graffio di Thomas Salgaro (ma ritiro sulla ps 4) e Andrea Tosini, uno per Roger Vardanega e quattro per Mirko Collicelli che ha regolato la pattuglia delle Peugeot 208 Vti 125 (9). Dimezzate all’arrivo le N2. All’inizio in dieci con doppio blitz di Luca Simonetto che però era già out alla ps 3 dove è salito in cattedra Manuel Lesa, marcando il solco nonostante un triplice graffio di Gianmaria Dissegna, a sua volta ko nella ps 6. Il friulano Lesa con ampio margine primo delle 1600 cc derivate di serie, però brillante piazza d’onore della corregionale Arianna Breatta Doriguzzi davanti al veronese Daniele Maimeri, al volante dell’unica Citroen Saxo contro le ancora vispe Peugeot 106. (FOTOSPORT)